18 novembre, 2014

Voglio essere un cuore intelligente

La verità si nasconde nei dettagli. Soltanto se impari a unire i puntini arrivi a raggiungere una forma di conoscenza e di consapevolezza che punta alla verità. E sottolineo "che punta", non ho detto che la conquista. Spesso il senso di tutto si trova nelle piccole cose, in quei tasselli che non tutti riescono a cogliere, senza dei quali il puzzle risulta incompleto.

Quando ho iniziato a unire i puntini? Non ricordo. Ma da un discorso dello scrittore Alessandro D'Avenia mi si è accesa una lampadina. Se sono in grado di fare questo esercizio, il merito è della letteratura. Di tutti i romanzi che ho letto, da quando ero ragazzina fino ad oggi.

I libri mi hanno aperto gli occhi su realtà molto diverse dalla mia, mi hanno mostrato mondi sconosciuti, culture lontane, modi di pensare misteriosi, miserie, dolori, gioie e pulsioni inimmaginabili con il semplice gioco di fantasia o con il sogno.

La narrativa è stata la mia maestra di vita (lo è tuttora). "La letteratura cambia la vita e serve a salvarci" dice D'Avenia che prende come esempio la figura del principe Myskin (da "L'idiota" di Dostoevskij). Per tutti Myskin è un idiota: nessuno riesce a vedere la sua profondità, il suo desiderio di andare oltre la normale accettazione del senso comune. La gente non lo capisce e di conseguenza ne ha paura.

"La letteratura serve a elevarci verso il sacro" sottolinea D'Avenia. Va oltre la psicologia, oltre la ragione e il sentimento. Ci aiuta a comprendere la realtà che si trova nei particolari, a raggiungere la "perspicacia affettiva". Soltanto un cuore intelligente si eleva a questo livello. Quel cuore intelligente che re Salomone chiedeva in dono al Divino, considerandolo il bene più prezioso del mondo. Una sorta di chiave per decifrare gli enigmi della vita.

Come scrive Alain Finkielkraut in "Un cuore intelligente": "La letteratura è una forma di meditazione che non offre garanzie, ma senza la quale ci sarebbe preclusa la grazia di un cuore intelligente".

Grazie mamma per avermi messo un libro in mano da piccola e avermi trasmesso l'amore per la narrativa.

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