21 novembre, 2014

Alessandro, il mio angelo custode

Carlotta non se ne fa una ragione. Il forte legame di affetto che c'è tra me e Alessandro per lei rimane un mistero. Una grande amicizia tra un uomo e una donna, che si rinnova quotidianamente, senza attrazione fisica, può esistere? La risposta è sì. "Io sarei gelosa di un rapporto del genere" commenta l'amica. L'affermazione di Carlotta non mi stupisce. Ale è un uomo bellissimo e corteggiatissimo. Uno di quei maschi per i quali le donne perdono la testa. Il fascino è soltanto una delle sue doti. Ha carattere, è intelligente, si trova a suo agio in ogni ambiente, possiede una parlantina frizzante e due labbra carnose da paura.

Eppure, tra me e Alessandro non c'è desiderio sessuale. Mai un bacio, se non sulla guancia. Puro "volersi bene". Il rapporto è simile a quello tra fratello e sorella. Anzi, lo paragono a quello tra gemelli. Chattiamo dalla mattina alla sera, ci sentiamo al telefono tutti i giorni (in genere al mattino) e quando è possibile ci vediamo al bar per bere un caffè insieme e chiacchierare.

L'affetto si è creato in poco tempo, giorno per giorno, alimentato dalle confidenze. So tutto di lui e lui sa tutto di me. Conosco i dettagli della sua vita (lui i miei). Mi piace chiedergli del lavoro, degli appuntamenti con i clienti, dei suoi progetti imprenditoriali e dei desideri per il futuro. Tra noi non esistono segreti.

La complicità è la vera colla che ci lega. Senza complicità, non potremmo prenderci in giro e ironizzare sui nostri problemi. Forse è proprio il saper ridere di noi stessi il motivo del contatto continuo.  Le battute tra i discorsi seri rappresentano il sale della conversazione. Se passa un pomeriggio senza un messaggio, o uno squillo, ci sembra strano. "Sai che oggi mi sei mancata?" mi dice. "Anche tu".

Non ho gli strumenti per descrivere questo legame. Non provo neanche a inquadrarlo in una definizione. Mi ritengo fortunata a viverlo. Perché se mi viene il magone, so quale numero comporre. Perché quando ho bisogno dei messaggi di "Buongiorno" e "Buonanotte", Ale arriva in soccorso. Perché mi consiglia e mi sta vicino come un angelo custode. Ecco, Ale è il mio angelo custode in carne e ossa. E' arrivato al momento giusto e spero che rimanga sempre accanto a me.

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