03 novembre, 2008

Chi ha capito tutto di politica

Valeria Marini parla del suo credo elettorale: "Ho dato un voto a Berlusconi e uno a Bertinotti". Cos'altro aggiungere... niente.

29 ottobre, 2008

Botte inimmaginabili

Alcune risse scoppiano a causa di una donna. Che potesse provocarle Maria Stella Gelmini non me lo sarei mai immaginato...

Lacrime di Jane

Jane Fonda ha mandato una mail a Erica Jong: "Ho pianto tutta la notte per Obama".
Jane sa di non avere chance: Barack non ha voluto neanche bella e giovane Scarlett Johansson! Figuriamoci lei.

27 ottobre, 2008

Da prima pagina


Dopo la locandina ho anche la copertina... che non è quel panno di lana che serve per scaldarsi le gambe d'inverno.
L'artista è Luigi Alfieri. Conosciuto anche come Vadelfio.

26 ottobre, 2008

Io preferisco Dick

C'è chi ha il colore o il fiore preferito. Chi ha il piatto o lo sport preferito. Chi la musica, l'attore o il cantante preferito. Io ho lo scienziato preferito: Richard Feynman. Per gli amici Dick. Una mente straordinaria sopra le righe, geniale nella fisica come nella vita. Innamorato della scienza come delle avventure. Un esperto di chimica fisica e di marachelle allo stesso tempo. Partecipò al progetto Manhattan fecendo a mano i calcoli per la bomba atomica e scelse di insegnare al Caltech (allora nuovo ateneo senza prestigio), e non a Yale, solo perché a Los Angeles ci sono le belle ragazze. E decise di lavorare all'università di Rio de Janeiro soltanto per poter suonare il bongo nel sambodomo durante il carnevale.
Con una curiosità sfrenata e un senso dell'umorismo da comico navigato, spiegò la "sua" fisica ai grandi come Einstein, Neumann, Fermi e Pauli, dopo averne scassinato le casseforti personali di Los Alamos.
Questo era Dick, premio Nobel per la fisica nel 1965 e "psichicamente deficiente" per l'esercito americano che con questa definizione lo scartò alla leva.
Oggi ho visto la fiction su Einstein. Mi piacerebbe vederne una su Dick. Certo, la fama di Feynman non è così elevata in Italia. Anche se alla Nasa ancora ricordano il suo passaggio, quando scoprì che lo shuttle era esploso nel lancio a causa di una guarnizione difettosa.
Dick non è famoso come Albert, ma sono sicura che la sua vita rocambolesca trasformata in film saprebbe strappare risate e sorrisi.

24 ottobre, 2008

Sistema statistico cattura-marito

Trovare l'amore della vita è una questione statistica. Per scegliere il principe azzurro, occorre farsi una idea dei papabili. Ma come operare riducendo il rischio sofferenza e il tempo per la ricerca? Proprio qui entrano in ballo i numeri.
La teoria matematica alla base dell'uomo ideale la spiega Clio Cresswell nel libro "Matematica e sesso" citando una favola. Eccola:
In un regno lontano un sultano non è molto sicuro che il suo Gran Consigliere sia davvero così saggio, e così decide di metterlo alla prova. Sapendo che il consigliere è in cerca di moglie, il sultano gli fa sfilare davanti cento donne intelligenti e bellissime. Compito del consigliere è quello di scegliere la ragazza con la dote più alta. Se sceglierà quella giusta, potrà sposarla e conservare il posto, se sbaglia, il sultano gli mozzerà la testa. E' chiaro che il consigliere si trova in una situazione difficile.
Le donne devono presentarsi una alla volta e dichiarare al consigliere la propria dote. A ogni presentazione il consigliere deve stabilire subito se la donna è quella con la dote più alta tra le cento, oppure lasciarla andare. Non ha idea di che differenza ci sia tra le doti e non può più richiamare una donna dopo averla rifiutata. Una volta che la lascia andare è persa per sempre. C'è qualcosa che può fare per aumentare la possibilità di indovinare e tenersi la testa sul collo?

La risposta è nella matematica che suggerisce al consigliere come fare. Dovrebbe esaminare e scartare le prime 37, chiunque siano, prendendo nota della loro dote più alta. Poi a partire dalla 38esima, dovrebbe scegliere la prima che presenti la dote più alta delle precedenti. In questo modo la probabilità di scegliere quella giusta è massima. Di sicuro c'è la possibilità che quella giusta faccia parte delle prime scartate. Ma meglio di così non si può fare: siamo al 37% di probabilità di successo.

Anche noi potremmo adottare questa strategia per capire quanti partner (o amanti) dovremmo avere prima di trovare la nostra metà. Quanti? La risposta è dodici! Andare a letto con dodici persone e poi sistemarsi con la migliore che capita dopo, fornisce il 75% di probabilità di successo. Non male. Superare questo numero di amanti non porta altri vantaggi: la statistica non cambia. Ciò non toglie che può essere comunque piacevolissimo!
Se proprio questo metodo non funziona, si può sempre scendere al bar sotto casa in bikini e vedere cosa succede...

22 ottobre, 2008

Locandina


Non sarò mai un'attrice, ma ho il mio cartellone personale.
Opera magistrale di Giudo.

13 ottobre, 2008

Pomicino alla riscossa

Paolo Cirino Pomicino torna al governo nel Comitato scientifico di Palazzo Chigi.
E poi dicono che noi italiani non siamo bravi nell'arte del riciclo.

Marito in affitto

Dall'Ansa
Vostro marito non e' in grado di fare nessun lavoretto in casa? Niente paura, nasce in Argentina la ditta "Affittasi marito".
Lo slogan recita: "Stufa che tuo marito lasci in sospeso la manutenzione della casa? E tu, sei stanco che tua moglie ti chieda mille lavoretti al giorno? Ora puoi smettere di litigare". Il messaggio si trova nella pagina web della piccola impresa che, grazie anche ai prezzi modici (12 euro l'ora), ha raggiunto negli ultimi anni l'apice del successo e oggi ha 2 mila clienti.

Commento: non vedo l'ora che arrivi in Italia. già immagino il mio "marito in affitto", scelto tra gli under 30, che svolge i lavori di casa in slip e petto nudo, previo pagamento di un "extra".

09 ottobre, 2008

Patornali d'ottobre

Stoccolma. Nobel oblige.

Scienza. “Super Ball”: vinto dai testicoli il campionato internazionale di staminali libere.
Bologna. Cofferati non si ripresenta alle prossime elezioni: il primo cinese che lascia il lavoro.

Madrid. Basta con gli uomini sandwich: solo le McChicken Girls potranno circolare per le vie della città.

Satira. La ministra Carfagna chiede un milione di euro alla Guzzanti per danni. Unica alternativa una foto di Sabrina nuda che chiede perdono in ginocchio al Divino Amore.

Monaco di Baviera. Primo trapianto di braccia in un uomo. “Sono felice”, ha dichiarato, “unico problema è far pipì: sarà una questione di rigetto”.

Costume. Carmen Electra ama i paparazzi, specialmente quelli col teleobiettivo.

Immigrazione. La comunità rumena è la più numerosa, quella romana la più rumorosa.

Palermo. Incatenato ad un letto per un debito: “Se la cosa prende piede sarò presto in buona compagnia” ha commentato l'uomo.

by Mauro Patorno

07 ottobre, 2008

Storia da Superenalotto

Confesso: anche io ho giocato al Superenalotto. Ebbene sì, ho risposto al richiamo dei 73 milioni di euro. E il risultato è davvero sbalorditivo: non ho azzeccato neanche un numero! Due schedine da un euro ciascino per un totale di 24 numeri giocati (tutti diversi) su 90. Eppure ho fatto zero. Non c'è mica un premio per gli sfigati della fortuna?

Preoccupazioni di banca

Ho un piccolo fondo, pochi spicci messi lì per affrontare i tempi di magra. Ma in questo momento ho spese impreviste e voglio ritirare qualche euro. "Ci vuole una settimana per svincolare la cifra" mi dice il ragazzo allo sportello.
Fino a qualche mese fa i contanti erano disponibili in tre giorni. Inizio a preoccuparmi?

06 ottobre, 2008

73,5 milioni

le Borse vanno a picco. Piazza Affari è sotto dell'8%.
E Berlusconi tranquillizza gli italiani: "Salverò il Paese vincendo al Superenalotto"

01 ottobre, 2008

Scoprirsi paga sempre

Un milione e mezzo di euro stanziati per i nudisti in Piemonte.
Ecco i soldi per chi si toglie tutto, anche le mutande.
Con questo freddo, mi sembra una vera cattiveria.

20 settembre, 2008

Armi femminili

Le e-mail di Sarah Palin finiscono in Internet. Ma non c’è scritto nulla di compromettente. A parte un messaggio in codice che nessuno riesce a decifrare. Eccolo: “Facciamo guerra! Facciamo guerra!”.
Secondo gli esperti crittografi questo è il nome dell’ultimo profumo che la governatrice ha acquistato. Essenze di base: nitroglicerina e napalm.

Zidane e la zazzera

Finalmente Zinedine Zidane si pente della testata a Materazzi. Al cugino dice: “Ho sbagliato e sono pentito”. Il motivo del suo dispiacere è semplice, quel trauma cranico gli ha fatto perdere i pochi capelli superstiti.

19 settembre, 2008

Il Grillini parlante

Franco Grillini, 53 anni, deputato e presidente dell'Arcigay, rivela: “Ho rotto l’ultimo tabù: sto con un ventenne”.
Siamo sicuri che è l’ultimo tabù? Ultimo Ultimo?
Aspettiamo prima di vede cosa combina Vladimir Luxuria sull’Isola dei famosi e poi ne parliamo.

Crac-party?

Mai visto festeggiare così un fallimento.
Non stanno su Candic Camera, vero?

18 settembre, 2008

Paese che vai, sanzioni che trovi

A Roma per presentare il suo profumo, Eva Mendes dichiara: "Ho fatto sesso ovunque".
Interviene Alemanno: "Multa di 250 euro!"

Sulla caccia alle lucciole ecco un cammeo pungente di Lina Sotis sul Corriere della Sera:
Gianni Alemanno vigila.
Nella capitale ogni ragazza in abiti succinti può essere multata.
E di Elvira Savino che si è sposata, in chiesa, con un ampio décolleté?
Dia il buon esempio il Parlamento che sembra una sfilata di moda di Tettopoli


16 settembre, 2008

I consigli dello chef


Piatto del giorno: Raffaella Fico
Ingredienti: vergine, 20 anni, un passato al GF
Costo: un milione di euro compreso vino e coperto
Fame?
Meglio un fico

15 settembre, 2008

Il risparmio di Veltroni


Walter Veltroni compra casa a New York. Con i proventi della vendita del suo libro, dice lui. Che in Italia però ha venduto pochissimo.
Adesso si spiega perché quest'estate non ha preso l'ombrellone al lido. Stava risparmiando.

01 settembre, 2008

Sul "Quotidiano" cartaceo


Eccomi pubblicata oggi in versione cartacea sul Quotidiano della Basilicata. Ops, della Satira...
Per vedere tutte e tre le pagine clicca qui.

30 agosto, 2008

Foto miliardarie



Cosa non si fa per 5 miliardi di dollari. Gheddafi è disposto persino a guardare le foto dei Berlusconi (da Corriere.it).

Dopo aver osservato le immagini di Veronica e prole, Gheddafi ha chiesto al premier quanti cammelli ci vogliono per avere sua figlia.

Umberto Romaniello la vede così.

29 agosto, 2008

Cercasi serva disperatamente

Per tenersi un uomo bisogna sottomettersi ai sui comandi. Sissignore. Agli ordini.
E' questa la tesi di un libro americano, un vademecum per donne in cerca di un compagno "finché morte non ci separi", come riporta il Corriere della Sera.
Se obbedisci, il tuo uomo non ti mollerà.
Insomma, gli uomini cercano una bella serva gratis. Tutto qui?
"Ogni tuo desiderio è un ordine!" è una frase che ho sentito spesso in casa. Ma la diceva il nonno alla nonna. Come la mettiamo?

28 agosto, 2008

Pavone out

Miami dichiara guerra ai pavoni. I volatili colorati hanno invaso le città: sporcano, starnazzano e rallentano il traffico. Gli abitanti vogliono sbarazzarsene.
Anche Rita Pavone è stata avvisata. Raggiunta da una diffida contro urla e schiamazzi musicali, la cantante d'ora in poi dovrà sussurrare e stare lontana dalla città.
Salvo per un pelo, anzi una "v", Alessandro Cecchi Paone. Anche se in molti vorrebbero farlo tacere...

Usanze che vengono dal passato


Il Cicero che mi giuda alla visita dei templi di Agrigento spiega alcune usanze del passato (500 AC) ancora di moda oggi. Un esempio: l'abito nero per il lutto. Nel passato il vestito nero serviva a mimetizzarsi, perché la morte che aveva preso il parente non prendesse pure i suoi cari.
Oggi è segno di dolore e rispetto.

I fiori davanti alle tombe servivano per profumare l'ambiente dall'odore di putrefazione.
Oggi sono un business.

L'espressione "incinta", invece, deriva dal rito matrimoniale nel tempio. Durante la cerimonia l'uomo legava una cintura alla vita della sposa, come segno dell'unione. Il nodo di questa fascia (cinta) veniva sciolto quando la pancia cresceva per la gravidanza.

26 agosto, 2008

Gelato speciale per il bimbo

La cameriera del bar dice a Melo (tre anni e mezzo)
- Ti porto un gelato enorme?
Il bambino mi guarda stranito e dice
- Enorme che gusto è?

22 agosto, 2008

Ma come mi chiami...

A spasso per Modica (Sicilia) con Melo (tre anni e mezzo) si parla della sua casa a Roma.
- Allora la tua casa è lontana? - gli chiedo
- No, è vicina... ma forse un po' lontana
- Però... il tuo discorso Melo, fila
- Non mi chiamo Melo Fila!

L'oasi verde del poeta

Dietro la casa di Salvatore Quasimodo a Modica (Ragusa) c'è questo angolo verde che pare abbia ispirato i versi del poeta premio Nobel per la letteratura. Come non crederci: sembra uno scorcio di paradiso.
Un vecchietto che abita lì mi ha spiegato che quella facciata varde nasconde una piccola chiesa scavata nella roccia. E' l'ennesimo luogo sacro di Modica (conosciuta anche come la cittadina dalle cento chiese). Purtroppo la chiesetta era pericolante per cui è stata murata.

20 agosto, 2008

Zia manesca?

Melo, tre anni e mezzo, fa sempre un sacco di domande.
- Zia perché non prendi la valigia? - mi chiede
- La porta via il tuo papà che è molto forte, io meno - rispondo
- Perché tu meni?

Sono qui



Vacanza a Modica (Ragusa)

19 agosto, 2008

A tutto ci pensa Berlusconi

Se Frattini dalle Maldive non può seguire il conflitto tra Russia e Georgia, ci pensa Berlusconi, rinunciando alla vacanza alle Fiji. Il presidente rimarrà in Italia, a Villa Certosa. Ha già fatto montare un telefono satellitare e un televisore sul materassino che galleggia in piscina.

18 agosto, 2008

Naomi e le altre

Naomi Campbell non vuole cameriere sexy intorno al suo fidanzato.
E’ soltanto una precauzione per la salute del suo innamorato: il ragazzo non è abituato alla bellezza femminile e potrebbe subire un trauma.
Per evitare complicazioni al poveretto suggerisco un vecchio rimedio che fa miracoli: una benda per occhi.

15 agosto, 2008

Uomini fuori frase

Avvinghiata a lui, sul più bello, quando vorresti soltanto mangiartelo, ti dice qualcosa che non gradisci. Per esempio: Sei troppo magra. Oppure: Somigli alla mia ex.
Forse un complimento? Forse. Ma l’effetto che produce è devastante, come l’estintore sul fuoco appena acceso.
Ogni desiderio svanisce. La passione è soltanto un ricordo. Hai giusto voglia di una sigaretta. Invece che fai? Continui. Fingendo.
Lui si accorge che non ti è piaciuto e non capisce. Glielo spieghi? Mmmmmmh.
Alcuni uomini sono bravissimi a sparare frasi sbagliate nel momento clou. Maestri nell'uccidere il piacere. Sembra che studino l’abc del disastro sessuale.
E’ eccitante uno che dice “ no, no, basta” mentre continua a accarezzarti? Come una torta in faccia.
Stai bene con uno che dice “se ti depili le gambe non mi va”? Come al Polo Nord in bikini.
A questi oratori fuori luogo non farebbe male sfogliare il bon-ton di Rocco Siffredi.

12 agosto, 2008

Riotta è mister ombrellone

Il vicino d'ombrellone ideale è Gianni Riotta. Il 67% delle donne che ha partecipato a un sondaggio di Novella 2000 ha scelto il direttore del Tg1 come miglior compagno di spiaggia, incoronandolo mister ombrellone.
Il motivo del suo fascino inizia con la lettera P.
Personalità? No.
Potere? No.
Palermitano? No.
Preparazione culturale? No.
Pancia? Indovinato! Mai vista una pancia più erotica della sua.
Tutte buongustaie, non c'è che dire.

Vota Brunetta!


Il mio condiminio INSERTO SATIRICO partecipa al concorso di vignette su Brunetta, sul sito del Ministero della Pubblica Amministrazione (nell'immagine la vignetta di Romaniello).

Se un condomino vince, l'amministratore ha promesso di rifare il tetto!


59 - Alfieri
84 - Romaniello
72/101 - Patorno
30 - Lenotti
51 - Laurenzi
104/96 - Calì
95 - Grieco
188/189 - Mangosi

Ho dimenticato qualcuno?

Grazie per la partecipazione, ogni voto è una tegola in più sulla testa!

11 agosto, 2008

Come lo capisco...

Padova, abbandona la futura moglie sull'altare dopo 11 anni di fidanzamento.

Lui - Undici anni di fidanzamento.

Io - Cinque anni insieme (quattro di convivenza).

Lui - Ha detto No sull'altare.

Io - Mi sono tirata indietro 20 giorni prima del matrimonio.

Lui - Ha dichiarato "Non volevo mentire davanti a Dio".

Io - Versione ufficiale del dietrofront: "Mio suocero sta morendo". Il quasi suocero stava male davvero, ma devo avergliela tirata perché è deceduto due mesi dopo.

Lui - E' finito su tutti i Tg.

Io - Ho dominato le chiacchiere paesane per un anno intero.

09 agosto, 2008

Silvio e Veronica, forever

Scongiurato il divorzio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario.
Meno male! L’argomento più gustoso della satira è l’infedeltà di lui.
Dopo il trapianto.
Dopo la tinta per capelli.
Dopo i tacchi.
Dopo la Bandana.
Dopo Apicella.
Dopo Emilio Fede.
Dopo il PIL delle ministre.

Pancia contro cellulite

Osservando lo zoo femminile del mio lido al mare, noto subito una verità estetica: la cellulite è tollerata e non ha età, attacca le cosce giovani come quelle mature. Mentre la pancia no. Lei, il pericolo numero uno, è più selettiva: adorna soprattutto gli addomi di signore navigate – over 50 – e scarseggia tra le pulzelle in fiore. Per caso il ventre abbondante è più discriminato della pelle a buccia d’arancia? La pancia è il nemico, la cellulite soltanto un inquilino scomodo?

Ha ragione la scrittrice Eve Ensler (Il corpo giusto, Tropea Editore) quando dice: “Il fatto che una donna sia più preoccupata per le dimensioni della propria pancia che per il dramma della guerra in Iraq ha in sé qualcosa di perverso”.

In effetti esistono delle differenza tra le due:
La pancia ci fa sentire goffe, la cellulite ci aiuta a sculettare meglio.
La pancia si gonfia in fretta, la cellulite ci dà il tempo di farci l’occhio.
La pancia forma rotoli e rotoli, la cellulite si spalma senza pieghe.

Buoni motivi per tollerare quei centimetri in più nelle gambe e scongiurare la crescita dell'addome. A meno che non si tratti di gravidanza.

08 agosto, 2008

Da bidet a questione viscerale

In principio era il “bidet”. Con questo termine - bidet - Vittorio Sgarbi molti anni fa battezzò la fontana principale del mio paese in Calabria. In effetti, una vasca rotonda con spruzzo centrale dal basso e mosaico da bagno intorno, non poteva suggerire un altro appellativo.

Per elevare l’opera da “sciacqua-genitali” a fontana canonica (nella foto) di recente sono stati aggiunti ornamenti e leoni in bronzo che hanno lasciato tutti a bocca aperta. Alla vista del nuovo make-up alcuni sono rimasti sgomenti, altri hanno urlato allo scandalo, inveendo contro il “mostro indecente”. Critiche a valanga hanno travolto l’amministrazione comunale. Qualcuno giura che la fontana avrebbe anche potuto far cadere il sindaco e l’intero consiglio.

Il motivo di tanto clamore non riguarda il gusto discutibile del monumento, ma un particolare anatomico dei leoni in bronzo: in pratica le belve non hanno le palle!
La mancanza di attributi non sarebbe così evidente se gli animali non fossero seduti… E il paese, che non ha gradito i leoni eunuchi, si è ribellato.

Il quotidiano locale raccogliendo un po’ di lamentele cittadine ha titolato: I leoni sono come gli assessori, senza palle.
Apriti cielo! Si è sfiorato l’impeachment. Per un pelo i politici locali non si sono tirati giù le braghe per una dimostrazione di virilità, dichiarando: “Noi siamo forniti di tutto e siamo disponibili a ogni verifica su richiesta”.

La bacchettata è tornata utile quando in un secondo momento è stato acquistato un cervo di bronzo per un’altra fontana. Stavolta scelto con oculatezza, il nuovo animale è completo di ogni particolare, anche di corna. Per caso le ramificazioni sulla testa di Bambi vorranno dire qualcosa?

07 agosto, 2008

Come ti mollo

Andrea ha fretta di raccontarmi qualcosa
– Ho un argomento per il tuo blog – grida emozionato.
– Quale?

Sono davvero curiosa. Lui che mi propone un tema? Mai successo prima.

– Come lasciare una ragazza senza farla soffrire. Considera che frequento un’altra, ma ieri sera l'ho vista e ci sono cascato. Lei crede che stiamo insieme. Che faccio?
– E’ banale, non funziona – lo smonto subito.

Sarà anche un tema banale, ma mi ritrovo a pensarci e ripensarci. Non ci dormo la notte e alla fine mi decido. Ok, trattiamo il “ti mollo”.

Il modo per lasciare una donna che ti piace al punto da spogliarla a ogni incontro è quello di mentire. Una bugia semplice senza troppe giustificazioni. Detta bene, con sofferenza, emozione e magari una lacrima al profumo di cipolla.

Immagino la scena al ristorante, scelto tra quelli mai frequentati, perché se lei decide di urlare, schiaffeggiarti, distruggere il locale o lavarti con il vino, almeno non hai intorno testimoni conosciuti. Lui la invita con un sms: vediamoci Chez Alberto alle 21, ti devo parlare. La classica frase ti devo parlare è già un mezzo divorzio. Come dire: ti voglio scaricare, ma con stile.

Ecco le possibili scappatoie di Andrea:

1. (Per evitare il diretto: sono gay). Ho conosciuto un uomo bellissimo… mi fa stare così bene. Non puoi capire. Vorrei provare una nuova esperienza. Mi dispiace.

2. L’azienda mi manda a lavorare in Messico per due anni. E’ una buona opportunità per la mia carriera. Non posso chiederti di aspettarmi.

3. La mia ex, quella con cui ho convissuto per 10 anni, è tornata. Vuole riprovare. La mia famiglia la adora e quindi ho deciso di darle una chance.

4. Non sono sicuro che la vita di coppia sia giusta per me, il prossimo mese entrerò in seminario.

5. Non posso più mentirti: sono separato e ho un figlio. Io e mia moglie stiamo cercando di risolvere i nostri problemi.

A pensarci bene non sono idee geniali.

Caro Andrea,
non so veramente cosa consigliarti. Dille la verità: "C’è un’altra". Tanto lo capirebbe lo stesso. Almeno così fai bella figura. Anche se non garantisco sulla tua incolumità fisica.

06 agosto, 2008

Paris for president

Paris Hilton scherzosamente si candida alla Casa Bianca.
“La farò tutta rosa” afferma la bionda ereditiera.
Da Casa Bianca a Casa Rosa Confetto.
Il passo successivo è metterla su You Tube e poi venderla su eBay.

05 agosto, 2008

Requiem per una vagina

Rosalinda Celentano ha dichiarato : “Ho messo una lapide sulla mia vagina”. Un’espressione da funerale per dire che non è interessata al sesso.
“Six feet under” per tenere la cara vulva estinta al fresco senza aria condizionata o un modo per chiedere l’aiuto di Lazzaro?
Fatta l'estrema unzione?
In nomine penis et orgasmi et spiritus sexy, ovviamente.

Il caro-spiaggia colpisce chi meno te l'aspetti


Walter Veltroni in versione bagnino fai-da-te

04 agosto, 2008

Un mutuo per il reggiseno

La spesa per avere un bel seno al silicone è irrisoria rispetto alla cifra da pagare per mantenerlo. Una catena di negozi inglesi aumenta il prezzo dei seggiseni per maggiorate: la quarta misura e quelle superiori costano 2,5 euro più della seconda!
L'azienda si giustifica così: le taglie alla Pamela Anderson hanno bisogno di materiali più cari.



Se il prezzo è proporzionato alle dimensioni, per il reggipoppe della signora nella foto ci vogliono più stipendi. O addirittura un mutuo.

02 agosto, 2008

Partner sintetico

Qual è vero e qual è falso? Iroshi Ishiguro (nella foto), esperto di robotica, ha costruito un umanoide uguale a lui. Stesso “plastico”, stessa voce, stessi colori, stesso atteggiamento, stesso profumo. Lui e altri scienziati promettono: “Presto produrremo androidi per fare sesso”.

Specializzati nel dare piacere, questi cyber-amanti (maschi e femmine) dalla temperatura corporea di 37 gradi e dalla pelle sintetica così liscia da fare invidia a un lattante, avranno le sembianze che desideriamo: quelle di un ex che ci ha mollate malamente, quelle di un attore hollywoodiano che mai entrerebbe nel nostro letto, quelle di un caro estinto freddo da qualche lustro.

Ma attenzione a non strapazzare l'androide con troppe notti di passione, ci sarà scritto sul libretto d'istruzione. Al primo odore di olio bruciato si consiglia di chiamare il pronto soccorso robotico, con la speranza che arrivi un tecnico "macho" in grado di consolarci meglio della macchina. Gli idraulici sono avvisati.

Scambio di sms

Filosofo*: Allora? Ti sei fidanzata?
Io: No!
Filosofo: Ma è assurdo! E' il più grande spreco di risorse umane che abbia mai sentito.

*Belloccio, 45 anni (o 46?), divorziato, ordinario di filosofia all'università

01 agosto, 2008

About vagina

"La clitoride ha uno scopo puro. E' l'unico organo del corpo umano designato esclusivamente al piacere. E' solo un fascio di nervi, per la precisione 8000 fibre nervose: la più alta concentrazione di fibre nervose di tutto il corpo, compresi i polpastrelli, le labbra, la lingua e due volte.... due volte superiore a quella presente nel pene" scrive Nathalie Angier nel libro Woman.
Se la donna ha un bagaglio di ricettori superiore all'uomo, dovrebbe finire prima. Perché invece non è così? Mi sono fatta un'idea: vuoi vedere che nella foga di mostrare la sua virilità il maschio esagera mandandola in cortocircuito?





(Si compra nella farmacia Inserto Satirico)

L'invasione degli ultra-Karadzic-avvocati


Il leader serbo bosniaco dice di volersi difendere da solo.
Questa vignetta è frutto di una sinergia ad alto livello!
Si ringrazia il co-autore per la bravura e la fantasia...

30 luglio, 2008

Quell'odore che non c'è


La maglietta sudata di Obama profuma di primavera, scrive il quotidiano Bild.
Ma le elezioni non sono in autunno?
Qualcuno gli dica che bisogna cambiare presto aroma!

Il ritocco del punto G


Quasi quasi invece del seno mi rifaccio il punto G… Questo è il titolo di uno spiritoso articolo pubblicato dalla rivista Grazia. Parla di come la chirurgia plastica si applichi alla sfera del piacere proponendo un nuovo intervento per amplificare l’orgasmo femminile all’ennesima potenza. La tecnica si chiama G-spot Amplification (GSA) e consiste nel iniettare filler proprio nel punto G. “Ancora, bello, di più, così, va bene…” da dire al chirurgo prima che al partner.

Il ritocco promette sensazioni fuori dal comune. Ma ci sono due fregature. “Prima fregatura: è indispensabile fornire al dottore una mappa dettagliata che indichi con precisione millimetrica la posizione del punto G” scrive il giornale. Io che ancora non ho trovato quelle coordinate (la speranza è l’ultima a morire) che faccio? Seconda fregatura: dura soltanto sei mesi.

Guardiamo il lato positivo: se l’intervento va storto, la parte deturpata non si vede. Insomma, ora a canotto possono essere tutte le labbra, anche quelle molto più in basso.


Le vighette sono di
Totò Calì
Marco Careddu
Giulio Laurenzi
Max Palazzo

28 luglio, 2008

Un pollo per l'estate


Un po’ mi ha catturata il titolo, un po’ mi ha convinta una minirecensione su Repubblica. “Un pollastro a Hollywood” è un libro che ho letto da poco. Pubblicato da Adelphi, nasce dalla penna estrosa di David Henry Sterry, attore di secondo piano dal viso già notato in qualche fiction televisiva, o nel solito telefilm, che oltre a recitare scrive e insegna scrittura creativa. Con uno stile innovativo in cui i salti nel tempo (passato-presente a ogni paragrafo) sembrano la cosa più naturale del mondo, l’autore racconta la sua storia vera. Il primo anno a Hollywood, a diciassette anni e senza soldi, costretto a fare marchette per vivere. L'affascinante protagonista dai jeans strizzapalle, si giostra tra donne piene di soldi (una lo ingaggia per lucidare l'argenteria con in dosso solo un grambiulino trasparente mentre lei fa sesso con l'amica) e la bella compagna di scuola, tra bugie e momenti di depressione. Le espressioni incalzanti ti catturano subito, dal primo termine coniato dall’autore, fino alle metafore che non lasciano nulla all’immaginazione (volutamente) ma ti strappano un sorriso. E' interessante leggerlo, come anche fare un giro sul suo blog .

24 luglio, 2008

21 luglio, 2008

Disintossicazione da internet

Per due giorni non ho acceso il computer. Mi sono imposta uno stop forzato: niente internet per tutto il weekend. Così, tanto per testare la mia forza di volontà.
L'esperimento in un certo senso è riuscito: ho tenuto sotto controllo il mio desiderio. Ma c'è un problema che non so come interpretare. In queste 48 ore mi è capitato di sentire il cicalino che segnala un mail appena arrivata su Outlook. Appena sentivo il drin-drin mi affacciavo alla scrivania senza ricordare di aver staccato tutto. Il rumore è nella mia testa e ogni tanto lo avverto anche se non esiste. A qualcuno capita di sentire suonare il cellulare, a me catipa di avvertire i segnali di Outlook. E' grave?

17 luglio, 2008

Romanzo sia

Ho deciso: passo l'estate a scrivere. Covo da tempo la voglia di partorire un romanzo, anche se mi assale una paura: e se la creatura ha difetti di Dna? Pensandoci bene non sono una penna felice: il mio stile lascia a desiderare, lo humor è quello che è, la fantasia arriva e mi abbandona troppo in fretta.
Ci provo lo stesso. Che cavolo! Vediamo cosa salta fuori. Per rimpiangere le ore di mare sacrificate alla causa c'è tempo.

15 luglio, 2008

Quesito insoluto

Nell'ultimo incontro della Milanesiana in sala Buzzati sono intervenuti lo scrittore Tahar Ben Jelloun (nella foto sotto), il regista Philippe Garrel e l'onnipresente enrico ghezzi (scrivo il nome a lettera minuscola perché lui desidera così).
Dopo il forfait di Claude Chabrol si è corso ai ripari chiamando in tutta fretta Garrel. E con la new entry è cambiato il tema dell'incontro. Si doveva parlare del quinto elemento - ossia quel fattore da affiancare a fuoco, terra, acqua e aria - invece si è discusso di un altro argomento: Politica, elettroshock del presente.
Alla fine avrei voluto fare la domanda: ok, il tema è cambiato, ma si può sapere qual è il quinto elemento? Così, per curiosità.
Ho chiesto il microfono ma la signorina mi ha fatto cenno che non potevo parlare, "non c'è tempo" mi ha gesticolato.
Chissà quante altre persone avranno lasciato la sala con il mio stesso dubbio. Insomma, qual è questo quinto elemento?


14 luglio, 2008

Controcorrente

Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
George Orwell

11 luglio, 2008

Elio e i paradossi

L'intervento più divertente di oggi in sala Buzzati è stato quello di Elio, il leader delle Storie Tese. Tema dell'evento organizzato da Elisabetta Sgarbi per la Milanesiana: arte e paradossi, come si legge anche sullo sfondo dell'immagine qui sotto che ritrae Elio (a sinistra) accanto al filosofo Massimo Donà.
Ecco la sua battuta. "Se ci sono i paradossi nella mia arte? Sì. Troppi. Anche se non so che significa 'paradosso'. Qualcuno può spiegarmelo?".
Da applausi.


09 luglio, 2008

Ecco le nostre pari opportunità

Della serie: il merito è solo questione di sesso. Orale.
Brava Sabina, cantale a tutti. Senza censura, come sempre.
E che la chiesa rimanga fuori dalle "schifezze" di Stato. Per favore.

La donna della domanda

Ho partecipato a diversi incontri con gli scrittori in sala Buzzati al Corriere della Sera, organizzati da Elisabetta Sgarbi per la Milanesiana. Adoro discutere di letteratura con gli autori, padri dei miei romanzi preferiti.
All'idea di fare una domanda, la prima volta, sono andata in iperventilazione. Ho pensato: e se è stupida? Ma l'ho fatta lo stesso.

A Craig Venter ho chiesto se la genetica che oggi si usa non soltanto in medicina - i ricercatori della Duke University la usano per purificare l'acqua - si potrà impiegare per produrre nuovi carburanti o per abbattere i gas serra.
La domanda è venuta bene, nonostante la voce un po' tremante. Ma Vanter non ha risposto. Si è limitato a dire: I hope.

Rotto il ghiaccio ci ho preso gusto.

La domanda a Patrick McGrath ha avuto un grande successo. Sia McGhath che il premio Oscar William Friedkin mi hanno fatto i complimenti: "Very good question!"
Ecco cosa ho chiesto: I ricercatori dell'Università di Toronto hanno dimostrato che il romanzo dà benefici psicologici. Le capacità empatiche di chi legge romanzi sono superiori a quelle di chi legge saggistica. Quali sono i benefici psicologici dei suoi romanzi?
Lo scrittore ci ha scherzato su, dicendo: diventi migliore, non muori mai.

A Hanif Kureishi ho domandato: qual è la chimica del romanzo che lo rende immortale, attuale anche dopo 20, 30 o 40 anni?
La sua risposta: E' un mistero.

A Peter Cameron invece è toccato l'argomento cultura: Per i nostri nonni il romanzo era un maestro di vita, permetteva di conoscere nuove culture. Oggi che viaggiamo tanto e abbiamo internet, ha ancora senso parlare del romanzo come maestro di vita?
A questo quesito le risposte dei vari personaggi sono state differenti. Per Luigi Brioschi il romanzo non è un mezzo educativo. Per Cameron stimona la curiosità e ti dà la possibilità di notare particolari che magari da solo non prenderesti in considerazione. E' il punto di vista dell'autore che fa la differenza.

Tra poco c'è l'incontro con il premio Nobel Derek Walcott. Vado subito a prepararmi per non arrivare in ritardo. Non so ancora cosa gli chiederò, purtroppo non ho letto nessun suo libro. Ma sicuramente qualcosa mi verrà in mente.


Patrick McGrath mentre mi dedica una copia di "Follia" e mi rinnova i complimenti per la mia domanda: "A very good question!"

08 luglio, 2008

La naturale risposta al ballo di Matt

Cilindrone mi suggerisce questo link:

http://www.collegehumor.com/video:1821531

Mi sembra importante analizzare il fenomeno da ogni punto di vista. Anche da quello della fidanzata di Matt, il trentenne che balla sul mondo.

07 luglio, 2008

Anche io ballo sul mondo con Matt. Virtualmente

Federica e il mostro incontrato in vacanza


Una ragazza parte con l'amica per qualche giorno di svago in Spagna. Non sa che tornerà a casa in una bara. Non sa che dietro l'angolo la aggredirà un mostro, quella sottospecie di animale, senza anima e senza qualità, che non merita un posto nel mondo degli uomini.
L'unica colpa di Federica è di essere carina e sorridente. Di avere voglia di divertirsi, come è normale alla sua età.
Ho tanta rabbia in corpo da ridurre in polvere chi ha compiuto una tale atrocità. Queste cose non devono accadere. Abbiamo la super-tecnologia, la nanotecnologia e internet. Abbiamo telecamere, strumenti per intercettazioni telefoniche e satelliti spia in ogni citta, ma non siamo in grado di difenderci in un bar come in una pubblica via.

05 luglio, 2008

La cura del romanzo

“L’unico oggetto che può avere dei sogni è il libro” ha detto Ennio Flaiano. Per i patiti della lettura il romanzo rappresenta un momento di svago o di relax, in spiaggia come in viaggio. Pochi immaginano che si tratta anche di un farmaco per la psiche. A quanto pare tuffarsi tra le righe della narrativa ha effetti psicologici benefici (ci consola e ci coccola) al punto da aumentare le nostre capacità empatiche e influenzare i comportamenti sociali e relazionali. Forse non avevano torto i nostri nonni quando consideravano i classici della letteratura veri e propri maestri di vita.

Il connubio di causa ed effetto tra narrativa e benefici psicologici - probabilmente già noto a talpe di biblioteca e habitué di libreria - non è più soltanto un’idea comune, ma un concetto dimostrato scientificamente dai ricercatori dell’Università di Toronto, come riposta il New Scientist. Dopo una lunga serie di test di laboratorio la conclusione dei ricercatori parla chiaro: siamo così rapiti dal volume di fantasia da immedesimarci nei personaggi o nelle situazioni. E così, ci lasciamo coinvolgere dagli eventi inventati, trasportando poi nella vita reale ciò che abbiamo imparato, ciò che ci ha turbati, feriti o divertiti.

Possiamo essere d’accordo con le idee di una pagina o possiamo non digerirle, ci schieriamo coi fatti giusti e detestiamo quelli sfortunati. La nostra capacità empatica si alimenta di nuovi concetti mentre la mente impara che esiste qualcosa di diverso da ciò che credevamo un attimo prima. Questa capacità di elaborazione e trasferimento si manifesta nella lettura del romanzo e non con quella dei saggi. Quasi quasi un romanzo è meglio delle vitamine, o del fosforo, per nutrire il nostro cervello.

04 luglio, 2008

Allo Strega Marzullo intervista il secondo

In onda su Rai 1 c'è la finale del premio Strega. L'evento è seguito da Gigi Marzullo in studio e da Livia Azzariti in collegamento dalla sala votazioni. La biondina, da perfetta inviata, obberisce agli ordini di Marzullo: fai questo, fai quello.
Finalmente arriva il verdetto. Niccolò Ammaniti proclama il vincitore: Paolo Giordano. Si tratta di un giovane esordiente che ha venduto uno sproposito di copie, e forse anche i diritti cinematografici del libro (beato lui). Secondo; Ermanno Rea.
Mentre il conquistatore della "bottiglia" alza il trofeo per esultare, Marzullo dallo studio comanda: "Livia cerca Rea".

Eh? Vi pare una cosa sensata congratularsi prima con il secondo classificato?
La Azzariti è sul palco, accanto al vincitore. Non lo calcola di striscio e grida: "Rea, Rea, vieni qui per un'intervista".
Passa persino davanti a Giordano, lo impalla davanti alla telecamera. Per Livia non esiste altri che Ermanno Rea e senza ritegno si allontana urlando: "Rea, Rea, solo una domanda!"
Giustamente, Rea si sente in imbarazzo. Quello non è il suo momento. E' arrivato secondo. Il protagonista è un'altro. Giordano. E' Giordano la persona da intervistare. Semmai il turno di Rea arriverà dopo. Ma la biondina non demorde e la scena va avanti.

A un certo punto, forse per zittirla, il vecchio scrittore napoletano sale sul palco e si precipita a congratularsi con il vincitore.
Almeno lui conosce l'educazione e sa che quello è il momento di un'altro sctittore. Su Marzullo e la Azzariti nutro forti dubbi di professionalità. Per loro congratularsi con la Clinton per la vittoria di Obama è la stessa cosa. Complimenti!

01 luglio, 2008

Suidicio della modella a Manhattan


Ruslana Korshunova era bellissima, famosa e ricca (foto). Già realizzata e autonoma a 20 anni. Cosa le mancava? Apparentemente niente. Aveva persino l'affetto di un fidanzato. Eppure qualcosa si è inceppato, il suo istinto di conservazione è andato in tilt e lei si è spiaccicata sull'asfalto di una strada newyorkese.
Ma cosa ha scatenato l'autodistruzione? Ci penso e ripenso. Alla fine mi viene in mente solo un'idea: la mancanza di Amore (da notare la A maiuscola).
La presenza di un fidanzato può non appagare, ne so qualcosa. Ti dà conforto e tutta la compagnia che ti serve, ma se non lo ami, o lui non ti ama, la faccenda si complica.
Ho sofferto perché lui non mi ha mai detto "ti voglio bene". Ho sofferto perché lui non mi ha mai portata fuori a cena e non mi ha regalato neanche un fiore al mio compleanno. Ho sofferto perché la sua amicizia appagava soltanto lui.
E' andata avanti così per due anni. Oltre 24 mesi di attesa, di speranza che qualcosa cambiasse in questa relazione. Non è successo.
Se fossi stata fragile forse mi sarei lanciata anche io dalla finestra. Invece ho fegato da vendere e mi rodo dentro (scusa la citazione Fricca). Attenuo il dolore con il sogno di incontrare l'uomo giusto e attendo positiva il mio futuro in rosa (che può essere anche un lavoro o un figlio). Chissà. Prima o poi.

30 giugno, 2008

Top e slip


L'aria condizionata è riuscita dove il freddo invernale ha fallito: mi ha fatta ammalare. Fuori una temperatura di 35 gradi, nel mio corpo di 38.
Ma si può?

Adesso si cambia. Niente più refrigerazione casalinga, meglio il caldo, sopportabile con il minimo addosso. Top e slip, dunque, per evitare bagni di sudore ed eventali colpi di freddo fuori stagione. Ai piedi i soliti e comodi infradito.
E voi con quali indumenti girate in casa in questi giorni?

23 giugno, 2008

Ain't No Mountain High Enough

"Romanticume acuto" è il virus che mi perseguita in questo momento. Non esiste cura, ma si ottiene sollievo in compagnia di questo video.

20 giugno, 2008

Sogno o incubo?

L'ho sognato la scorsa notte. Un ex che si è comportato molto male, educato quanto un cane che piscia in casa dappertutto. Un Peter Pan di quelli irrecuperabili: alla tenera età di 37 anni passa tutto il tempo libero a giocare con i videogame. Ore e ore incollato alla console, incurante del dolore a mani e dita.
Nel sogno ci troviamo davanti alla scalinata della metro. Tanta gente intorno si muove freneticamente. Non mi accorgo della sua presenza fino al momento in cui si avvicina, mi sorride e mi saluta. I miei occhi cadono sul suo maglioncino di filo: è orribile! Una mise terrificante quanto un film di Dario Argento.
A quel punto mi sono svegliata di soprassalto. Lo shock è stato provocato dalla sua invasione nei miei pensieri inconsci o dal maglioncino inguardabile? Mah.

17 giugno, 2008

Cambio di stagione adieu

Milano, mezzogiorno: 16 gradi di temperatura e pioggia battente. Impossibile indossare le ballerine, laciamo perdere le Hogan estive che si sporcherebbero. Meglio tirar fuori gli stivali. Ma è normale indossare gli stivali in pieno giugno? Non mi stupirei se domani ci fosse bisogno dei sandali per il caldo soffocante. Cambio di stagione, addio!
Acciùh! E buon raffreddore a tutti.

09 giugno, 2008

Gambe perfette. Con il trucco

Adoro le gonne. E' un piacere indossarle d'estate quando il caldo respinge i pantaloni (anche quelli di lino) e l'abbronzatura esalta il narciso che è in me. Ma la voglia di mettere in mostra le gambe si scontra con la realtà di questi giorni cittadini: ho i polpacci troppo bianchi! Potrei rimediare con la lampada? Certo, ma non è detto che funzioni. L'anno scorso dopo due lettini intensi ai raggi UV mi sono ritrovata con il naso scottato e le gambe ancora pallide.
Quest'anno per eliminare l'effetto catarifrangente degli arti inferiori sperimento un altro sistema: il fondotinta. Mi spalmo come una crema idratante quello chiarissimo e leggero: non colora però elimina il riflesso del "bianco che spara". Così sono sicura che non ucciderò nessuno.

06 giugno, 2008

Recidiva

Ho bisogno di risentirlo, il mio angelo dagli occhi blu, per lavoro. Lo cerco e non c'è. Si trova fuori sede, in più è impegnatissimo. Il contatto mi dice: "Va bene se la chiama domenica?". Rispondo che va bene, sospiro per l'attesa di tre giorni e mi preparo a fare altro.
Passa meno di un'ora ed eccolo dall'altra parte della cornetta. Accidenti! Non sono pronta. Cosa gli dico? Parto subito con le domande professionali, a raffica. Lui parla, lo interrompo, e giù altre domande. Oddio, sto combinando un pasticcio. Che mi prende? Sono nel panico. Lui s'irrigidisce e alla fine ci salutiamo, senza una parola di noi, senza aver abbozzato un mezzo appuntamento, senza una promessa di rivederci.
E sì, continua a confondermi, anche quando non mi guarda negli occhi. Pazzesco.

04 giugno, 2008

Tre desideri, non uno di più

Rob Brezny con il suo oroscopo mi suggerisce di esprimere tre desideri approfittando di un momento astrale propizio, una congiunzione particolarmente favorevole, capace di farmi realizzare addirittura l'impossibile.
Ecco cosa dice: "Come pensi di sfruttare questo potere magico? Ti do un consiglio: fa' come quei personaggi delle favole che hanno a disposizione tre desideri. Non due o quattro, esattamente tre".
Non ho neanche da pensarci su.
Primo desiderio: rivedere occhi blu over 50.
Secondo desiderio: rivedere occhi blu over 50.
Terzo desiderio: rivedere occhi blu over 50.
Se è vero che la somma implica un rafforzativo, dovrei incontrarlo entro poco tempo.
Vi terrò aggiornati.

01 giugno, 2008

Over 50

Classe 1955. Per età supera il mio target di uomo ideale (punto ai 45enni), ha gli occhi di un blu profondo da far girare la testa e la pelle color del latte per il Dna tedesco. Uno così non mi ha mai detto niente. Mai interessata a un "occhiazzurrini" come me. Mai desiderato un maschio dalla carnagione pallida. Finora.
Preferisco il genere moro, mediterraneo.
Eppure lui mi affascina. Al suo fianco perdo la cognizione del tempo. Non capisco nulla. Fatico persino a mettere a fuoco.
Durante la nostra chiacchierata di lavoro ci siamo fissati negli occhi. Spesso. A lungo. Cosa cercavo? Cosa cercava? Lo sguardo come una calamita irresistibile, da far traballare ogni certezza. Avrei voluto dargli il mio numero, dicendogli: "Usalo". Invece gli ho stretto la mano e l'ho ringraziato per la sua disponibilità.

28 maggio, 2008

L'atmosfera giusta

Curiosando tra i blog ho letto un post che mi ha fatto venire un desiderio: realizzare la situazione descritta. In sintesi: un uomo da perdere la testa, con lui nuda su un parquet, alcol in corpo e sulla pelle, finestra aperta e chiacchiere della gente per strada a far aumentare l'eccitazione.
Quello che posso realizzare è ben poco.
Punto primo: l'uomo da perdere la testa in genere ha troppo lavoro e non è disponibile negli orario più strani.
Punto secondo: non ho il parquet; il mio pavimento è un volgare surrogato del legno (linoleum).
Punto terzo: se il tizio è astemio sono fregata.
Punto quarto: la mia finestra dà su una scuola, al massimo si sentono le urla dei bimbi.
Non è la stessa cosa.
Mi tocca andare da lui, allora. Sperando che almeno abbia il famoso parquet.

Il talamo della felicità (in compagnia)

Preliminare preferito: le mani sulla schiena
Carezza preferita: dolci baci sul seno
Attenzione preferita: farmi spogliare
Comportamento preferito: comando io
Posizione preferita: la classica 69
Posizione alternativa preferita: la classica 69 con variati a sorpresa
Luogo preferito: il divano
Momento preferito: al mattino appena sveglia
Gioco preferito: con la panna
Zona di lui preferita: la pancia
Zona n.2 di lui preferita: il culo
Suoni preferiti: la musica di Allevi al ritmo dei gemiti
Luce preferita: il sole abbagliante sulla pelle
Aspettativa post-sesso preferita: la colazione servita a letto

26 maggio, 2008

Prima di tutto

E prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento,
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto,
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti
e io non dissi nulla,
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

BERTOLT BRECHT

23 maggio, 2008

Attacco interno

Mi sto riempiendo di lentiggini. Sul viso non c'è più un centimetro quadrato libero da efelidi. Le odio. E adesso si stanno impossessando del corpo, braccia e gambe le zone più colpite. Come posso contrastarle? Qualcuno mi dice che così sembro abbronzata. Magra consolazione.

21 maggio, 2008

Triangolo

Il triangolo no, non l'avevo considerato.
D'accordo ci proverò, la geometria non è un reato.


Alla faccia della generosità


Quando si prende tutti contenti, quando si deve tutti dolenti.
Tutti contenti di Paolo di Stefano

20 maggio, 2008

Bicipitoni con sorpresa

A un certo punto il tizio mi si piazza davanti. T-shirt nera aderentissima e due bicipiti immensi. Diamentro di questi muscoli: pari al mio girovita, a occhio e croce.
Lo incontro al supermercato. Ecco Popeye!
Mi concentro su quella massa di nervi e carne dal colore ambrato per l'abbronzatura cittadina (da lampada) in cui si concentano labirinti di vene sporgenti che si incrociano e si attorcigliano.
Un'esplosione così l'avevo vista soltanto in tv, al concorso di Mister Bodybuilding. Adesso ritrovarmela davanti mi fa effetto. Quasi mi spaventa. Ma il disagio dura poco. Appena sento il nervoruto parlare con la voce da "Farinelli", la sensazione di fastidio sparisce.
Lo spavento si trasforma in compatimento. E mi domando: ma quanti steriodi assume per ridurre il timbro vocale a quello di un castrato?

18 maggio, 2008

Ferragosto di passione

“Sdraiati qui, accanto a me. Non mi senti? Portami nei meandri del piacere che non conosco. Sono pronta a tutto”.
Sei incerto, ma so di piacerti. Insisto con una carezza e sussurrandoti parole d’amore ti convinco. Così mi sovrasti mentre il mio cuore sta per esplodere.
“Non è l’emozione, ti sbagli, ma l’eccitazione di una lunga attesa giunta al termine”. Finalmente. Mi guardi ancora, dritto negli occhi: vuoi capire cosa desidero, e lentamente mi sfili gli slip.
Ho voglia di parlarti, lasciami la bocca libera e succhiami l'anima.
E così mi conduci in una danza sensaule che procede al ritmo affannoso del nostro respiro mentre mi possiedi nei mille modi che desideri. “Non fermarti”. Ti lascio fare – mi stai rigirando come un calzino – perché è mia premura soddisfarti al 100%. Grazie a te scopro nuovi ardori, nuovi desideri, scopro gli angoli nascosti delle fragilità taciute. Ho l’impressione di scavare nel tuo essere, alla ricerca della parte migliore, quella nascosta, sepolta nel passato, dimenticata, un po’ per l’esperienza di vita, un po’ per le bugie di cui vuoi convincerti.
“Silenzio! ti prego, non parlare. Concedimi la tua lingua e battezzami con la saliva ”.
Ti serro la bocca con la mano obbligandoti a tacere: bisogna concentrarsi sulle sensazioni.
“Ssssh! Zitto”. Non sono minimamente interessata ai discorsi lussuriosi, quelli falli alle altre, alle amanti aride che bramano l’incitamento verbale quando sono incapaci di consumare senza di esso. A me riserva la passione, quella calda e intensa che si alimenta dei nostri battiti accellerati in una sinfonia profonda di desideri.
Sale la temperatura e la pelle sudata ci cementa in un unico organismo oscillante e frenetico. Mi chiedo se anche tu chiudi gli occhi per non perdere niente di me, di noi. Ti guardo e la tua bocca tremante mi attira. Mi lecchi la guancia. Sto fremendo incastrata a te come il tassello perfetto, quello mancante per completare un puzzle. Ti stringo tra le gambe – hai lo sguardo avido – ti osservo nell’esplosione finale. Il tuo gemito è una meraviglia d'amore.

****************************************

E' un sogno. Così ho immaginato il pomeriggio ferragostano del 2005, in una stanza da letto baciata dalla penombra.
Scritto di getto quel magico giorno di desideri. Epurato dalle frasi più spinte per la pubblicazione sul blog. A chi si domanda: ma chi è il tizio? Un uomo che ho amato tanto e non ho mai posseduto.
E forse lo amo ancora.

15 maggio, 2008

Riciclo intelligente?


Pneumatici come lavandini e cerchioni come cornici per specchi. C'è un forte odore di gomma e vulcanizzazione, ma l'effetto è divertente e potenzialmente ecocompatibile perché invece di usare pneumatici nuovi si potrebbero impiegare quelli usurati o difettosi.
Il posto? Le toilette del nuovo centro commerciale di Brescia, il più grande d'Europa piazzato in pieno centro storico.

Dichiarazione di quasi-amore

Oh bigné bigné perché sei tu bigné?
Rinnega il tuo gusto, rifiuta il tuo profumo, o se non vuoi, giura che sparisci e non sarò più una golosa.
Solo il tuo grasso è mio nemico: tu sei tu.
Che vuol dire bigné? Non è un'insalata, né un tè, né un caffè, né una tisana, nulla di ciò che serve al corpo.
Prendi un altro palato. Che cos'è un palato? Quella che chiamiamo "caloria" anche con un'altra persona avrebbe il suo contenuto energetico. Rinuncia al tuo grasso, bigné, e per quel sapore che non è parte di te, prendi me stessa.

Sulla strada della perdizione pasticciera, non si può far altro che divagare. E perdersi.

14 maggio, 2008

Bianco e insopportabile

Per fortuna i capelli bianchi sono ancora quattro, di conto. Giuro. Li cerco ogni mattina, sperando che il numero rimanga inalterato a lungo.
Chi mi osserva è pronto a giurare: "Non si vede niente. Stai scherzando, vero? I capelli bianchi sono soltanto dentro il tuo cervello".
L'idea della loro invisibilità mi consola. In fondo il colore castano della mia chioma, tendente al biondo miele, maschera quei fili.
Ma c'è un altro pelo bianco appena scoperto che mi sconvolge e mi lascia senza parole. Si trova più in basso, proprio lì, nella zona pre-vaginale, al limite delle grandi labbra. Sta al caldo, accampato e protetto dal mio centro, quasi a segnalare l'ingresso. Come se qualcuno potesse perdersi in quella rada foresta (mi offro come guida). La sua presenza mi rattrista. Lo guardo e sospiro.
Qualcuno sa se la tintura funziona anche da quelle parti?

13 maggio, 2008

Skills aggiuntivi

Ho un'amica che fa l'insegnante. L'anno scorso la sua scuola l'ha premiata con una nota di merito per non aver fatto neanche un giorno di assenza durante tutto l'anno scolastico. Probabilmente quell'istituto pullula di professori cagionevoli.
Con la guerra ai fannulloni in atto, forse è il caso di aggiungere una nota al mio curriculum. Tra gli skills aggiuntivi, subito sotto la voce: patente automobilistica, potrei inserire un nuovo elemento: salute di ferro, mai un giorno di assenza negli ultimi anni di carriera.
Potrebbe funzionare?

12 maggio, 2008

Streap teese maschile (animalesco)

Ecco un nuovo spettacolo erotico dedicato al gentil sesso. Della serie: quando la forza del toro si trasforma in piacere per il pubblico femminile che applaude il "full monty" di turno.


11 maggio, 2008

Amore e odio per Wii Fit


Mi saluta dolcemente, poi mi pesa e mi bacchetta: "Hai perso un chilo! Non va bene".
La mia Wii Fit mi rimprovera già al terzo giorno di allenamento. Per lei ho bisogno di mettere su ciccia, non deperire. La sento ostile, non ho scampo.
"Devi aumentare il tuo indice di massa corporea, non diminuirlo" insiste.
Rispondo: "Col cacchio!".
Lei non demorde: "Prima dell'allenamento sarebbe meglio fare uno snack".
"Eh? Uno snack? Ma vaffa...".
Sono sull'incazzato andante, non è un bel modo di iniziare il nostro rapporto. Ancora dobbiamo conoscerci, stabilire un feeling: un po' di comprensione, pliz.
Mi fermo un attimo, faccio un respiro profondo e continuo con il test. La mia età fisica, secondo Wii, è di 35. Sorrido. Non male, in fondo ci siamo.
Parto con i primi esercizi.
Step - risultato: livello principiante
"Sali e scendi troppo lentamentamente, aumenta il ritmo".
"Ok, ci provo".
Hula Hoop - risultato: livello non classificata.
Praticamente un disastro, sono una frana nell'ancheggiare. Lasciamo perdere i commenti.
Yoga - risultato: livello professionista
"Bravissima! Continua così" dice la mia personal trainer virtuale.
Finalmente un complimento. Ci vuole un premio, altrimenti manca la motivazione.
Il mio indice di massa corporea non è in regola, ma l'albero mi riesce in maniera perfetta. E che cacchio.

09 maggio, 2008

Le immagini si commentano da sole

E sono vere...






E basta!

Sono stanca di essere considerata una brava ragazza. Non ne posso più. Basta! Voglio essere cattiva, anzi pessima. Mi frega il viso delicato? Oppure la magrezza? L'apparenza inganna. Solo perché non ho le tette al vento e non uso minigonne inguinali, non vuol dire che non abbia fantasie trasgressive e istinti di bassa lega da soddisfare.

07 maggio, 2008

I jeans rubati in palestra


Toglietemi tutto ma non i miei jeans! Faccio una fatica bestiale a trovare la taglia 24. Due settimane fa al prestigioso club Francesco Conti di Milano, una delle palestre più chic e costose della città - 3 mesi di abbonamento costano 400 euro - mi hanno rubato i jeans di Armani. Ci è voluto un attimo, una telefonata di lavoro nel momento in cui mi cambiavo nello spogliatoio, e la ladra me li ha portati via. Proprio sotto il naso, mentre al piano di sopra l'abbronzatissima Simona Ventura sudava facendo ginnastica con il personal trainer. Pazzesco, mi hanno rubato i jeans. Alla faccia del club esclusivo. Eppure gli stessi jeans li ho lasciati spesso incustoditi nello spogliatoio del tennis Ambrisiano senza alcun problema. La custode dello spogliatoio mi ha anche detto "Càpita" per farmi intendere che non è la prima volta. E una signora ha aggiunto: "A me hanno portato via la collana". Se decidete di frequentare il club Conti, fate attenzione ai vostri calzoni, potrebbero sparire all'improvviso. Lì non ci vado più.

PS. Ovviamente ho sporto regolare denuncia ai carabinieri di via Moscova

06 maggio, 2008

Dal blog di EFFETTO PAULI

Il fruscio delle lenzuola le ricordava un po' le piccole conchiglie. Tranne che le lenzuola non c'erano, e allora doveva essere un altro fruscio, quello dei minuti molto lenti. Il tempo, quando è lento, fa rumore. Continua...

Alloggio

Sposato e ha anche un'altra. Che fare? Lo chiedo in subaffitto.

04 maggio, 2008

Il fascino della mia Mii


La mia Mii, alter-ego nel videogioco Wii, è più bella di me. L'idea non mi piace. Ho tentato di imbruttirla, ma a ogni modifica diventava sempre meno somigliante per cui alla fine l'ho lasciata come era all'inizio. Poi ho capito perché lei è così carina: non ha rughe. Né brufoli o punti neri.

Fuoco di paglia

Eliminato in un attimo. Ho chiuso con Paolo venerdì all'ora di pranzo. Non ha lasciato traccia né alcun dispiacere. Ai miei occhi era bello come il sole, ma si trattava soltanto di un'illusione.

Lunedì 5 maggio - Mi manca, cacchio quanto mi manca...

30 aprile, 2008

Occhio a Cesara

Ecco come si presentava Cesara Buonamici, al tg5 delle 20 di stasera. Un occhio spalancato e uno semichiuso. Non è un ritocco fotografico, giuro. A me fa un po' ridere. Andare in onda con la congiuntivite non è molto chic.






Attracco spaziale per sedie a rotelle

Ricordate nei film di fantascienza le navicelle spaziali catturate dalla stazione orbitante con il raggio traente? Una tecnologia simile oggi è applicata alle sedie a rotelle che trainate da raggi laser si agganciano automaticamente alle automobili.

Poesia

La poesia è il rigore di un sentimento che tende a farsi espressione, forma.
Andrea Zanzotto

28 aprile, 2008

Trauma da primo bacio

“Vuoi diventare la mia ragazza?” mi chiese Giulio di punto in bianco. Era una domenica calda di primavera, il sole batteva forte da farmi lacrimare gli occhi, e lui mi aveva bloccata all’angolo della strada fermandosi con la Vespa bianca a due centimetri dai miei piedi. Avevo 13 anni e lui 15. Manuela, la ragazza più ricca della scuola, lo aveva appena piantato, e dato che io ero la seconda nella sua lista delle preferenze femminili, si era lanciato all’attacco senza pensarci su, il giorno stesso della rottura. “Allora, vuoi diventare la mia ragazza?” ripeté con insistenza. Diventare la ragazza di qualcuno, che brutta espressione. Come se lo stare insieme implicasse uno status, una trasformazione, che so da ranocchia a principessa rosa. Non ricordo se accettai subito o qualche giorno dopo. Ricordo che gli dissi di sì e da quel momento mi venne l’ansia da primo bacio. Convinta di non essere all’altezza della precedente fidanzata, pensavo di fare pratica con un compagno di scuola disponibile. Ma non ci fu il tempo di organizzare la lezione labbra-su-labbra, Giulio mi fermò di nuovo per strada e mi baciò in un vicolo vicino casa. Ricordo con disgusto quel momento: la sua bocca si aprì e senza centrare il bersaglio mi lavò il viso. Risultato: saliva dappertutto. In pochi secondi mi aveva inumidito mento, naso e guance, lasciandomi sotto choc. Il trauma di quel primo bacio mi spinse a rompere immediatamente il nostro legame. Forse avevo capito perché Manuela lo aveva mollato così in fretta.

25 aprile, 2008

Gli insetti si telefonano con le piante


Tra gli insetti erbivori quelli sotterranei comunicano con quelli che vivono alla luce del sole usando le piante come telefoni. Lo affermano Roxina Soler, Jeffrey Harvey, Martijn Bezemer, Wim van der Putten e Louise Vet del Netherlands Institute for Ecology (NIOO-KNAW). Le specie nascoste nella terra mandano segnali chimici attraverso le foglie che vengono captati dagli insetti volatili nei paraggi. In questo modo eventuali nuovi inquilini della pianta sono informati che questa è già occupata. Il sistema di telefono “verde” serve alle varie specie per evitare una competizione sulla stessa pianta. Chi si nutre di foglie non gradisce la presenza di un mangia-radici, e viceversa. Perché farsi un’inutile concorrenza? Eh. Furbi.

24 aprile, 2008

Nascerà un maschietto? Dipende dalla tua dieta


In passato la chiamavano "voglia", quella fame improvvisa in gravidanza. Oggi la stessa smania di cibo si potrebbe definire "indice del sesso del bambino". A quanto pare l'alimentazione della donna incinta influenza il sesso del nascituro, incidendo sull'evoluzione del feto. Maschio o femmina? Dipende dalla tua voracità, cara mammina. Questo è il risultato di una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Journal Proceedings of the Royal Society B. Sembra che il vero ago della bilancia maschio-femmina non sia tanto il livello di sostanze nutrienti ingerite durante la gestazione, quanto l'abbondanza di cibo assunto: in caso di pasti abbondanti prevale il maschio, in situazioni di alimenti centellinati avrebbe maggiori chance la femmina. Per quello che mi riguarda ho sempre pensato che avrei generato una bimba, Calliope o Clelia a seconda del suo viso. Ancora non l'ho avuta (non sono neanche incinta), ma le possibilità che un giorno la creatura sia una "lei" sono altissime. Perché? soffro di inappetenza e mangio davvero lo stretto necessario alla sopravvivenza. Se la ricerca è vera, faccio parte del club dei fiocchi rosa. Sicuro. Chissà perché me lo sentivo...

22 aprile, 2008

Se non ti avessi mai incontrato...

La vita serebbe forse più semplice
se io non avessi mai incontrato te.
Soltanto non sarebbe la mia vita.

Ho inviato questo sms, opera di Erich Fried, al mio grande amore passato. Un modo per dirgli quanto è stato importante. Un modo per farmi perdonare le liti e gli insulti. Un modo per ricucire l'affetto di due amici che hanno fatto un passo falso. Nessuna risposta.

14 aprile, 2008

I calori di Gianni Riotta


Seguo la maratona degli exit poll sintonizzata su Rai1. Come non notare la mise di Gianni Riotta? La solita camicia bianca, così candida al punto da sparare in camera: giudicate voi dalla foto, mentre i suoi ospiti sono in giacca e cravatta. Inizio a pensare che Riotta abbia problemi di temperatura corporea. Sente caldo quando gli altri hanno bisogno di coprirsi di più? E' la politica a scardarlo? Non riesco a capire se ha l'ascella pezzata o meno, tiene le braccia troppo aderenti al corpo.

Grande Basket a Torino

Il miglior basket europeo è andato in scena a Torino nella Uleb Cup Final Eight. Nonostante il buon livello di gioco (in campo anche professionisti in procinto di partire per l'NBA), il pubblico italiano ha snobbato l'evento. Sugli spalti mezzi vuoti soltanto stranieri, per lo più spagnoli. Troppo caro il prezzo del biglietto? O forse ha scarseggiato la promozione nei centri sportivi del Piemonte?
Ecco pochi istanti del riscaldamento della Dynamo Mosca, la squadra che si è piazzata al terzo posto.



A vincere il torneo sono stati gli spagnoli della Juventut Badalona che hanno battuto i compatrioti della Akasvayu Girona con circa venti punti di scarto. Oscurata la stella di Girona Marc Gasol, uno stangone di 2,15 m, brillante nella prima frazione di gioco (ha portato in vantaggio la squadra) e completamente spenta per tutto il resto della gara. Di sotto i primi festeggiamenti dei vincitori.

10 aprile, 2008

Power yoga? Sorpresa!


Tutti sanno che cos’è lo yoga. Quando lo immaginiamo, pensiamo a una serie di posizioni, molto rilassanti e piacevoli (forse anche noiose), che servono al benessere totale di anima e corpo. Ecco, con questa idea in mente, ossia di partecipare a un momento di relax, mi sono ritrovata alla lezione di power yoga.
Mi sarei aspettata tutto, tranne che di uscire dalla palestra dolorante come se avessi corso la maratona di New York. Nei 60 minuti di lezione ho svolto una serie di complessi esercizi, ripetuti velocemente, con l’istruttrice che mi correggeva ogni secondo: “Piega di più. Girati meglio. Scendi ancora. Appiattisci la schiena”. E mentre lei mi spostava busto, braccia e gambe, iniziavo a rendermi conto di quanto sono “legata”. Mi ripetevo: “Mica ce la faccio. Non ci arrivo”. Io e un pezzo di legno siamo la stessa cosa. Eppure il trainer mi ha fatto i complimenti per i miei muscoli elastici.
Più che power yoga mi è sembrato corpo libero al tappeto. Quello che praticano le ragazzine alle Olimpiadi: gesti coreografici da acrobate snodate. Almeno la complessità degli esercizi e la velocità mi è sembrata la stessa. Persino un ragazzo straniero, che di yoga ne ha masticato tanto in vita sua, ha avuto delle difficoltà. A 24 ore di distanza dalla lezione mi sento un rottame, ho dolore in ogni muscolo del corpo. Ma mi sono divertita per cui ci tornerò, sperando di diventare più flessibile del chewing gum.

09 aprile, 2008

Buon compleanno a Giovanni Allevi


Oggi Giovanni Allevi spegne 39 candeline. Faccio gli auguri al mio compositore preferito mettendo online il questionario di Paolo Di Stefano - liberamente ispirato al famoso gioco di Marcel Proust - pubblicato sulla rivista Io Donna del 5 aprile.

Risponde: Giovanni Allevi


Il tratto principale del suo carattere?

Sono sincero. A volte così vero da rendermi vulnerabile.
La qualità che preferisce negli altri? L'essere se stessi.
Quel che apprezza negli amici?
La capacità di continuare a vedermi il Giovanni di sempre.
Il suo principale difetto?
Non riesco a vivere con tranquillità la quotidianità.
La sua occupazione preferita? Scrivere musica. Suonare la mia musica. Nient'altro.
Il suo sogno di felicità? La vita che sto vivendo adesso, senza certezze e indefinita ma con poesia e gioia.
Il momento della sua vita in cui è stato più felice? Quando a Shanghai ho visto per la prima volta un auditorium pieno di gente arrivata per me.
La paura maggiore? Il vuoto di memoria durante l'esecuzione al pianoforte. Può essere causato da un colpo di tosse, da una nota non ben accordata o da un mio capello caduto sul tasto. Per una frazione di secondo, ho la spaventosa sensazione di non aver mai visto un pianoforte in vita mia.
Cosa possiede di più caro? Non ho rapporto con gli oggetti. Credo che limitino la nostra libertà. Con gli occhi della musica, non ci sono oggetti solidi ma solo entità fluide in continuo movimento.
Che cosa le è riuscito meglio nella vita? Una volta ho provato a fare un ciambellone e mi è uscito meravigliosamente al primo colpo!
Quale sarebbe la disgrazia più grande? Che le nostre paure offuschino i nostri sogni.
Quel che vorrebbe essere? Non mi scambierei con nessuno al mondo.
Il paese in cui vorrebbe vivere? Dove vivo, nel mio piccolo bilocale al centro di Milano.
Il fiore preferito? La magnolia per il petalo carnoso, il tiglio per il profumo.
Autori preferiti in prosa o in poesia?
Coelho e Carducci.
L'eroe della finzione? Dylan Dog.
Il suo pittore preferito? Klimt.
Film cult? Guerre Stellari, primo episodio.
Canzone che fischia più spesso sotto la doccia? Il Concerto branderburghense in Sol maggiore di Bach.
La bevanda preferita?
Vino rosso frizzante ghiacciato, con aggiunta di zucchero. A piccole dosi!
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, cosa cambierebbe?
Essendo la mia postura curva sui tasti, a volte si forma il doppio mento. Ho scoperto che i più grandi pianisti, anche del passato, hanno avuto la mia stessa ossessione.
Quel che detesta di più? Chi denuncia la decadenza dei nostri tempi, generalizzando una povertà intellettuale che è solo nella loro testa.
Il dono di natura che vorrebbe avere? Credo ci essere perfettamente predisposto fisicamente per ciò che faccio: dita lunghe e muscolatura elastica.
Come vorrebbe morire? Di risate.
Stato d'animo attuale? Stupore di fronte al mistero dell'esistenza. Riconoscenza per l'affetto che sto ricevendo.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza? Spesso ci si rimprovera di essere contraddittori, confusi, divisi, o non in grado di amare. Ma tutto ciò fa parte della natura umana.
Il suo motto? "Quando fai le cose con il cuore, le porte si aprono e l'universo trama in tuo favore".

08 aprile, 2008

La cura del caffè


Volevo una scusa per bere caffè a go go e l'ho trovata! Finalmente qualcuno afferma che il caffè non solo fa bene, ma addirittura funziona come un farmaco per prevenire la sclerosi multipla: bere dalle sei alle otto tazze al giorno ci protegge dal contrarre la terribile malattia. Questo è quanto dicono i ricercatori della Cornell University (foto) che hanno testato la bevanda sui topi.
Ancora nessun risultato scientifico sull'uomo. Adoro il caffè... quasi quasi mi prenoto per partecipare alla sperimentazione.