25 maggio, 2015

La mia prima gara da runner: la StraSingle


Il divertimento era preventivato
. Eh, sì. Mi sono davvero divertita come una pazza a correre la StraSingle a Milano (domenica 17 maggio). Ho zompettato per 5 km senza mai fermarmi. Senza allenamento. E sono fiera di essere arrivata al traguardo.

Non nasco runner, ma tennista. Fin da piccola sono stata abituata agli scatti, a schizzare come un fulmine su brevissime distanze, per poi prendere fiato. La resistenza - ossia lo sforzo per troppi minuti senza sosta - non è nel dna dei miei muscoli. Pazienza. Nessun problema. Alla fine 5 km non sono una lunghezza rilevante. Basta rallentare il passo e si va avanti senza problemi.

E' stata Veru a convincermi a cimentarmi nella StraSingle. Anzi, mi ha proprio iscritta lei (devo ancora darle i soldi). Poi, ha convinto anche Franci e Fede. "Dai, facciamola tutte insieme" ha insistito Veru. Detto, fatto. Tutte e quattro sulla linea di partenza. 

Allo start, noi girls ci siamo messe a correre in fila. E per tutto il percorso non abbiamo fatto altro che commentare chi ci sorpassava e chi si faceva sorpassare. Risate a go go. Poi, l'arrivo. Il commento sarcastico dello speaker che ci ha chiamato le "shopping girls con le unghie rosse" (abbiamo ringraziato, ovviamente). Un sorso d'acqua. Un brindisi con lo spumantino offerto agli atleti. E via a casa. 

Fede non voleva partecipare. Credeva di non riuscire. Invece, è andata meglio di me: lei e Veru potevano chiudere con un tempo migliore, invece, hanno deciso di non lasciarmi indietro. "Ragazze, se volete andare avanti, fate pure - ho detto sui 3 km -. Mi fermo un attimo". La risposta delle due moschettiere è stata immediata: "Ma scherzi? Non ti lasciamo. Rallentiamo". Insomma, un'altra dimostrazione di affetto delle ragazze nei miei confronti. Della serie: nessuna rimane indietro. Un'ulteriore conferma che non sbagliamo a chiamarci moschettiere. Tutte per una e una per tutte. 
  

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