07 novembre, 2014

Vi presento l'analfabeta sentimentale


Non avevo mai sentito parlare di un "analfabeta sentimentale", fino a quando non me lo sono ritrovato davanti
. Credevo che non esistesse. Invece, è lì, dietro l'angolo. Individuarlo non è facile, perché parla di amore, felicità e sofferenza come se conoscesse bene gli argomenti, mentre non sa di cosa si tratta. Pensa che tutto il mondo della sfera interiore sia riducibile a una formuletta matematica, inventata dalla nostra creatività per farci stare bene o male.

L'analfabeta sentimentale non usa il cuore, ma il cervello. Anche se la parola cuore è tra quelle che pronuncia ogni giorno (magari per impressionare il capo). Analizza i sentimenti e non sa trovarne un motivo. Un motivo! Le emozioni gli sono estranee e si meraviglia, rimane scioccato, quando qualcuno soffre per cose che lui considera inesistenti, inspiegabili o impossibili. Spiegare i sentimenti con la ragione è come spiegare Dio con la mente. O hai fede o non hai fede.

L'analfabeta sentimentale non si preoccupa degli altri. Non conosce il senso di colpa o il senso del rispetto. Si bea delle sue certezze. Tanto, quando fa del male, gli basta dire "mi dispiace" e ha risolto.

L'analfabeta sentimentale ti prende per il culo alla grande. Prima ti fa credere di essere speciale e poi ti butta via come spazzatura. La spiegazione? Una parola che non gli è piaciuta, un comportamento che non condivide, una decisione diversa.
  
L'analfabeta sentimentale non è in grado di piangere. Quando il pianto è la debolezza che ci rende più umani e ci fa sentire vivi. In pratica, è un robot e non se ne rende conto. Vi ricordate il film "L'uomo bicentenario"? L'androide dice all'umana: "E' crudele che tu possa piangere e io no". 

L'analfabeta sentimentale cerca l'amore, immaginando che sia un punto nell'universo a cui tendere, e non un trasporto che coinvolge le emozioni. Emozioni? Ah, già, non ha idea di che cosa siano. L'amore si prova, si fa, non si accende premendo un bottone. 

L'analfabeta sentimentale è convinto che la verità si trovi in quello che dicono gli altri. Un pensiero profondo è una verità. A questo punto serve un applauso. 

L'analfabeta sentimentale mi fa ascoltare un discorso su un concetto: gli uomini non sono liberi, ma vivono come in Matrix, schiavi delle convenzioni e del sistema, incapaci di ribellarsi e di elevarsi, come invece fa Neo "l'anomalia". Sinceramente, un essere umano non può essere un'anomalia, perché non sarebbe umano, per definizione. Un essere umano è affascinante proprio per le sue fragilità e la sua capacità di emozionarsi anche con le piccole cose. Ma l'analfabeta sentimentale non si emoziona con niente.

L'analfabeta sentimentale vuole una famiglia, senza capire che per formare una famiglia ci vogliono sacrificio e compromesso. Non ama nessuno, neanche se stesso. Allora, come pensa di amare qualcuno? Nel suo cuore non c'è spazio neanche per uno spillo, quando nel cuore di ogni persona normale c'è sempre posto per tanti affetti: famiglia, parenti, amici. E toh, ci metto pure gli animali.


Non avevo capito chi era quando l'ho incontrato. Non l'ho etichettato come analfabeta sentimentale e ho pure sofferto per lui. Quando si è allontanato, mi ha fatto un favore. Quasi quasi lo ringrazio.  

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