10 ottobre, 2014

La felicità dura tre giorni

Sappiamo tutti che la felicità non è uno status permanente. E' questione di attimi, tra momenti di noia, apatia, menefreghismo, relax, sofferenza e molto altro ancora. Da non confondere con il semplice "star bene" o essere in armonia con se stessi e gli altri. Tutta un'altra storia.

La vera felicità, quella totale, assoluta, al 100%, nel mio caso è durata tre giorni. In mezzo tanta angoscia e dolore. Non credevo che potesse esistere la gioia infinita, senza confini. Roba da sogno, da film di Hollywood, ma non da realtà. Eppure l'ho provata, grazie a Luca.

Luca, conosciuto per caso. Intrigante, carino e non troppo normale, mi ha fatto questo regalo: la piena e completa felicità. Per la durata di 72 ore, non di più. Insieme a lui ho vissuto i momenti più belli di tutta la mia vita. Per questo dono non finirò mai di ringraziarlo.

Luca, problematico al limite dell'asociale, ha acceso la miccia e sono esplosa. Non so come, mi sono lasciata andare completamente e ho toccato il cielo con un dito. Anzi, ho superato abbondantemente i "Tre metri sopra il cielo".

Con tanta felicità in corpo è stato naturale innamorarsi di lui. E anche se adesso è scappato, spaventato dai miei sentimenti, da me o da altro, mi ha lasciato il cuore gonfio d'amore. Luca è il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo prima di chiudere gli occhi. E' con me in ogni istante della giornata, mentre lavoro, scherzo e parlo con gli amici. Non mi abbandona mai.

Sì, lo amo. Lo amo al punto da desiderare il suo bene al di sopra del mio. Al punto da lasciarlo andare. Libero. Perché anche lui trovi quella felicità che io ho vissuto e non ho saputo trasmettergli.

Lo amo al punto che sacrificherei tutto per lui, senza chiedere nulla. Al punto da mettermi in disparte (l'ho tolto da Facebook per farlo sentire svincolato e non controllato). Al punto da rimanere in silenzio, lontana. Perché l'amore è questo: assenza di qualsiasi egoismo. Il risultato di un amore così - unilaterale e senza possibilità di crescita - è un dolore misto al piacere di rendere felice l'altro. Difficile da sopportare e comunque necessario per sentirsi vivi.

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